
UN SOLO SPIRITO UN SOLO SIGNORE
Dal documento di Duchamp settimana ecumenica.
Accogliere l’altro è un modo concreto per condividere l’amore che è in noi. Nella sua vita Gesù accoglieva coloro che incontrava, li ascoltava e lasciava che lo toccassero senza aver paura della loro sofferenza. Anche oggi Egli ci chiama ad essere suoi cooperatori nel suo amore sollecito e incondizionato. A volte un gesto tanto piccolo quanto uno sguardo attento, un orecchio pronto all’ascolto, o la nostra presenza può bastare a far sentire una persona ben accolta. Allora sperimentiamo ciò che sperimentò Abramo: è quando diamo che riceviamo, è quando accogliamo gli altri che siamo colmati di benedizioni.

Il mondo come lo sogna Dio (Fra Giorgio Bonati)
Che bella la nostra umanità nel suo arcobaleno di colori, che meraviglia la diversità che rende tutti così unici.
Non smettiamo di guardare negli occhi chi incontriamo e scorgiamo il dono di ognuno, proprio perché è diverso da noi.
La messa di ieri sera è stata bella come la luna piena che ci ha accolti come una madre abbondante nel suo amore, come quella donna del vangelo che sbarra la strada a Gesù e non si muove finché non l’ha ascoltata.
Il pastore Alessandro ci ha guidati in una bellissima riflessione, ci ha aiutati a capire quanto anche Gesù abbia imparato dalla fede di quella donna straniera ad essere attento a tutti, non solo ai suoi.
Il mondo come lo sogna Dio è qui, ora, e il suo sogno più bello è l’unità di tutti i fratelli e le sorelle del mondo.
Abbiamo sognato insieme che sia davvero il tempo opportuno per credere che è solo uniti che si può vivere.
Che queste parole di Abbè Pierre ci indichino oggi la strada:
“Bisogna amare le porte perché sono il posto dove nessuno si ferma. Il posto da dove si passa, da dove si parte, dove avvengono tutti gli incontri. Bisogna odiare le porte chiuse, chiuse agli incontri e chiuse a chi parte.”
Aprire, voce del verbo amare!

Semi di luce (Fra Giorgio Bonati)
Che bello ritrovarsi in preghiera, una preghiera sobria, che mette fondamenta profonde al ponte da costruire insieme, ognuno mettendo il suo mattone, senza pregiudizi, ognuno sapendo di dover partire dal chiedere perdono per il passato, passando dalla pace detta e fatta, e puntando dritti al futuro, un futuro dal sapore di unità, di incontro e condivisione di ciò che si è, innamorati del volto di Gesù e dei suoi sogni.
“Devo venire a cena da te” dice Gesù a Zaccheo. Queste parole hanno cambiato la storia, quella del piccolo esattore, e così anche noi, dopo la preghiera, abbiamo condiviso il cibo, in letizia e semplicità di cuore.
Dopo aver nutrito lo spirito e il corpo, anche la mente ha avuto il suo pane: un percorso nella storia ad incontrare Lutero e a farcelo amico.
Semi, alcuni piccoli semi sono stati sparsi, come quelli di senape, ma so che la fede non deve essere grande, sicura o prepotente, deve essere piccola e fragile. Solo così mi affido e provo a percorrere la strada che porta alla fioritura.
Di tutto mi rimangono gli abbracci, quelli scambiati con affetto sull’altare con i vari rappresentanti cristiani, cattolici e della riforma.
Un seme per crescere ha bisogno di luce e calore, e in un abbraccio il calore si trasmette e una scia di luce nasce.
E poi, non è forse la differenza che ci completa?

Ponti (Fra Giorgio Bonati)
Forse ciò a cui stiamo assistendo, e non si può fare in modo passivo, è che stiamo comprendendo che la ‘diversità’ non è un nemico da sconfiggere, ma un’opportunità meravigliosa per crescere.
Queste parole sono ciò che mi rimane dell’incontro di ieri sera con Lidia Maggi, ciò che voglio mi rimanga. Forse è per questo che continuo a credere che i muri sono fuori luogo, fuori tempo, e che bisogna continuare a seminare nei solchi della storia, della mia vita, ponti.
Sono il primo che deve ogni giorno buttar giù muri che nella vita mi son costruito e utilizzare gli stessi mattoni per sognare ponti.

Abbondanza (Isabel Allende)
Quel giorno ebbi coscienza per la prima volta che la vita può essere generosa. […] Nei momenti più duri della mia vita, quando mi sembrava che si chiudessero tutte le porte, il sapore di quelle albicocche mi torna in bocca per consolarmi con l’idea che l’abbondanza è a portata di mano, se la si sa cercare.
Preghiera
Santo Spirito,
fa’ che possiamo accogliere Cristo nei nostri cuori,
e custodirlo come un segreto d’amore.
Nutri la nostra preghiera,
illumina la nostra comprensione delle Scritture,
opera in noi affinché i frutti dei tuoi doni
possano a poco a poco crescere. Amen
