
RICONCILIAZIONE
Il Pastore Andreas Köhn ci introduce alla sua prima riflessione sulla Riconciliazione
RICONCILIAZIONE: una parola biblica, teologica, esistenziale per l’oggi
Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo. (2 Corinzi 5, 19)
La riconciliazione è una parola chiave all’interno della predicazione cristiana.
Si tratta di annunciare e costruire con parole e azioni giuste la pace tra posizioni che appaiono come diametralmente opposte tra di loro.
Il nostro mondo attuale e il nostro modo di vivere si rivelano spesso come realtà in cui la contraddizione, il disprezzo, l’odio e la violenza diventano modalità sempre più diffuse per l’affermazione del proprio status quo, del proprio essere.
Dio era in Cristo, dice il versetto biblico. Questo suo essere in Cristo, storicamente e teologicamente parlando, ha avuto un effetto particolare: la riconciliazione. In Cristo, Dio ha fatto la pace tra due entità che erano in eterno conflitto. In Cristo, ovvero nell’annuncio di un Regno che non era di questo mondo, Dio ha fatto un nuovo inizio, un mondo nuovo, una nuova creazione (2 Corinzi 5,17). Anche noi possiamo, secondo il messaggio dell’apostolo Paolo, far parte di questo nuovo essere. In Cristo possiamo essere rigenerati. La rigenerazione del nostro essere inizia in ogni momento in cui riusciamo a inserirci, a nostra volta, in un rinnovato progetto di vita.
Come comunità di credenti in Cristo, noi ci rigeneriamo ogni volta quando lasciamo entrare la Parola di Dio nella concretezza delle nostre vite. Per poter fare questo, siamo chiamati ad essere insieme chiese che si aprono sempre di nuovo, e non solo come edifici di culto, allo Spirito del Signore.

RICONCILIAZIONE (seconda parte)
Essere riconciliati e saper perdonare è un lungo e impegnativo processo. Prima di rigenerarsi tra diverse persone, popolazioni o culture che sono state in conflitto possono passare anni, decenni, a volte secoli. Possiamo rileggere anche tutta la Bibbia come una storia fatta anzitutto di conflitti e di rigenerazioni. Persino la nascita del Cristo liberatore e atteso portatore della pace viene narrata ripercorrendo, nelle diverse genealogie di due dei quattro Vangeli canonici, la sofferta storia del suo popolo.
Il saper essere riconciliati porta ad essere concilianti, ovvero di essere motivati dalla sapienza divina, come si legge nella Lettera di Giacomo: “La saggezza che viene dall’alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia. Il frutto della giustizia si semina nella pace per coloro che si adoperano per la pace.”
Una particolare storia di rigenerazione concreta a livello politico e sociale riguarda la figura di Nelson Mandela, premio Nobel per la pace, il quale ha affrontato durante la sua lunga lotta per i diritti politici e civili in Sudafrica anche questioni di fondo inerenti al sempre difficile processo di riconciliazione tra coloro che hanno subito violenza e coloro che l’hanno impartita. Di Mandela, rimasto chiuso in carcere per quasi trent’anni, si ricorda questa celebre frase:
“Mentre uscivo verso il cancello che mi conduceva alla libertà, capii che se non avessi lasciato dietro di me amarezza e odio, sarei rimasto sempre in prigione.”
Testi di riferimento e per approfondire:
Paul Tillich, Teologia sistematica, 4 voll., Claudiana, Torino 1996-2006
Marinetta Cannito Hjort, La trasformazione dei conflitti. Un percorso formativo. Prefazione di P. Ricca, Claudiana, Torino 2017